17 febbraio 2017

Tra Magliana e Portuense: “La Buca” da degustare e leggere




Oggi, 17 febbraio, a partire dalle 19 la presentazione del libro di Danilo Campanella, “Una famiglia per bene”, presso la panineria Sfizihop (Piazza Puricelli, 14)

 

Fino a qualche anno fa credevo che il mio quartiere, noto come “La Buca”, non fosse altro che quattro strade con al centro una piazza, qualche bar, la pizzeria, i supermercati che aprivano e chiudevano a intervalli brevi e regolari, l’autobus che non passava mai e tutta Roma intorno: un quartiere residenziale racchiuso fra due grandi arterie, Via della Magliana e Via Portuense. La Buca, un posto talmente piccolo che ho sempre sentito l’esigenza di vivere le mie uscite, le mie esperienze, le mie conoscenze al di fuori di esso.

Poi quattro anni fa qualcosa è cambiato. Ricordo distintamente quando ho visto per la prima volta la birreria Fermento Portuense: passeggiavo in piazza, ero appena tornata dal lavoro e all’improvviso mi sono girata e ho visto questo posto pieno di birre, ma non birre qualunque, birre artigianali, tra le migliori in circolazione.
Un raggio di sole, qualcosa di nuovo, qualcosa di bello e da vivere persino sotto casa.
Mi sono fermata a parlare con Andrea Albanesi, il proprietario e gestore, che subito mi ha raccontato di cosa si trattava e mi ha consigliato una birra.

Lo scorso anno, poi, un’altra sorpresa da parte di Andrea: accanto alla birreria ha aperto Sfizihop, una panineria che propone taglieri e panini con una particolarità, le salse, che sono a base di luppolo. Anche i fornitori non sono da meno, il pane, infatti, è quello di Bonci, mentre i formaggi provengono dall'azienda La Riccia, un tradizionale caseificio in zona Maccarese. 

E qualche sera fa, proprio da Sfizihop, sono venuta a sapere di un evento molto interessante, la presentazione del libro di Danilo Campanella, Una famiglia per bene (David and Matthaus edizioni, 2016), presso la panineria, qualcosa di inaudito, da che io ho memoria, nel piccolo quartiere in cui sono nata e cresciuta.
Un quartiere abituato al tranquillo via vai dei residenti, alle passeggiate coi cani, alle comitive che si ritrovano in piazza, a quelli che passano le ore al bar, un quartiere del genere vedrà un evento simile.
Quando l’ho saputo non ho potuto nascondere l’entusiasmo: sogno da tempo che la cultura arrivi sotto casa.

Chi è Danilo Campanella? E che legame ha con la Buca? Perché Andrea Albanesi ha pensato di ospitare la presentazione di un libro nel suo locale? Queste e altre domande le ho fatte proprio ai protagonisti di questa storia.

Danilo mi racconta che il suo “battesimo del libro” è stato una pubblicazione del 2003, Sorammala, il bandito di Perda Liana (Taphros, 2003), che ha scritto e illustrato. Dopo una breve carriera militare, ha studiato filosofia e ha lavorato per aziende private. È poi diventato direttore e coordinatore di collane editoriali ed è redattore di rubriche. Dopo alcuni saggi di storia è passato alla narrativa e il noir Una famiglia per bene è il suo secondo romanzo.

Danilo è nato alla Buca: «Il mio legame con la Buca ( o "Valle Verde", come qualcuno più tradizionalista la chiama) è dovuto al fatto che lì son nato e vivo, anche se, per più di dieci anni, ho vissuto in Sardegna. Tornando a Roma, le mie amicizie si sono evolute all'interno del mio lavoro e delle mie attività, piuttosto che nel quartiere. Eppure, da quando c'è Andrea e i suoi due localini, la Buca si è aperta e ci si conosce meglio. Fino a pochi anni fa era un quartiere di impiegati in pensione, ora invece i giovani stanno uscendo fuori dal proprio palazzo e rimangono in loco, altri, invece, affluiscono da altri quartieri. Questa è una cosa molto positiva. Andrea sta sviluppando, poco a poco, un terreno culturale. Culturale perché cultura è l'insieme di esperienze, tradizioni, conoscenze comuni. Anche quest'intervista è il frutto di ciò, perché altrimenti non saremmo mai venuti in contatto l'uno con l'altra. L'interesse culturale, appunto, è nato a partire da questa serata. Questa è l'attività di "antropologia urbana" di Andrea Albanesi, insieme imprenditoriale e culturale».

Per Andrea la Buca è un posto difficile da descrivere, ma sicuramente particolare: «Sta a due passi da tutto – mi dice – ma ci si vive come in un paesino». Aspetto, questo, che la rende «affascinante, ma al contempo un po’ chiusa e non solo geograficamente». Il proprietario di Fermento Portuense e Sfizihop vede nella Buca e nella sua piazza principale, Piazza Puricelli, un potenziale di crescita «praticamente illimitato».

A questo punto gli chiedo anche quale sia la sua idea di birreria e quali i suoi progetti per il futuro e lui mi risponde che il suo beershop è soprattutto un luogo ricco di storie da raccontare, «perché ogni birra e ogni avventore ha la sua storia». Di storie in effetti ce ne sono molte, «sono ben 280 le etichette di birra artigianale presenti nel locale, e il mio progetto per il futuro è lo stesso che porto avanti da quattro anni: riuscire a spiegare a chiunque e nel modo più semplice possibile che siamo ciò che mangiamo e beviamo, facendo capire la differenza tra un prodotto artigianale ed uno industriale, imbottito di adulteranti e conservanti chimici. Con i miei due locali riesco a dimostrare con i fatti ciò che penso. L’alta qualità nel food&beverage è il futuro!».

E veniamo quindi a come nasce l’idea della collaborazione tra Danilo Campanella e Andrea Albanesi.
«L’idea di collaborare con Andrea – mi spiega Danilo – è nata dal fatto che lui sta proponendo il suo locale non solo come luogo di bevute, ma come un luogo in cui trascorrere piacevolmente il tempo e confrontarsi con le persone. Cultura della birra, cultura del gusto sono le linee guida, ma perché non alzare un po’ il tiro, offrendo cultura tout court? Così, dato che lui sapeva che sono uno scrittore, ci siamo confrontati e, dopo molte serate a tema proposte alla sua clientela, ha immaginato di organizzare questa serata “horror”, con libro e menu annessi.

Sì, perché l’evento prevede che, presenziando alla presentazione del libro, con 15€ si potranno avere libro, panino e birra. Insomma, Andrea ha pensato a tutto, e a proposito dell’incontro con Danilo, dice: «La presentazione di un libro è sempre una buona occasione per strizzare l’occhio ad un indirizzo mediatico, quello culturale, che sta perdendo, anno dopo anno, la giusta e meritoria attenzione. Si tende, commercialmente parlando, a preferire feste o eventi dai contenuti più blandi, meno intensi. Mi sono chiesto perché non tentare con un evento del genere? Se poi il libro in questione è scorrevole, ben scritto, ricco di riferimenti storici e al tempo stesso profondo ed emozionante, allora ben venga».

L’appuntamento è questa sera in Piazza Puricelli, 14 presso Sfizihop a partire dalle ore 19. Skål!

Il sito di Danilo Campanella:  https://danilocampanella.wordpress.com/

Le pagine Facebook di Sfizihop e di Fermento Portuense:
 https://www.facebook.com/SfiziHop/?fref=ts
 https://www.facebook.com/FermentoPortuense/?fref=ts


Nessun commento:

Posta un commento

Segui il blog, lascia un commento!